Siamo nati dalla determinazione, dall’entusiasmo e dalla visione di un uomo che per la sua opera è stato riconosciuto Ambasciatore del Sangiovese nel mondo.
Un giro in vespa, i dolci pendii della Romagna, un amore a prima vista tra Umberto Cesari e le colline di Castel San Pietro Terme, così inizia la nostra storia.
Il suo interesse per il vino era nato nell’osteria del padre Ilario. Studio, ricerca e passione lo avevano poi portato all’estero nelle terre dei grandi rossi francesi per imparare le tecniche dei blend e dell’affinamento in legno al tempo sconosciute in regione che sono alla base di uno dei vini simbolo dell’azienda, Liano. Una sapienza acquisita da autodidatta con un unico obiettivo: fare del Sangiovese un grande vino con un occhio di riguardo alla viticoltura sostenibile.
Erano gli anni Sessanta, gli anni dei vini sfusi e del tappo a corona, eppure Umberto Cesari al vino – quello buono- ci credeva e iniziò a proporlo in bottiglia con etichetta e tappo di sughero. Una assoluta novità per l’epoca.
Non meno interessato agli altri vitigni tipici dell’Emilia Romagna negli anni Ottanta Umberto Cesari è stato anche tra i fautori della DOCG per l’Albana di Romagna.
La nostra è una storia tramandata di sogni e passione, amore per la terra e cura dei sui frutti, dal fondatore, Umberto Cesari, uomo caparbio e convinto sostenitore delle infinite potenzialità dei vini dell’Emilia Romagna, alle persone che nel corso del tempo con il loro lavoro hanno costruito e fatto crescere l’azienda.
Arte
Nel corso degli anni abbiamo omaggiato grandi artisti della nostra terra, in primis Giorgio Morandi che Ilario Cesari, padre di Umberto, aveva conosciuto in gioventù. Al maestro bolognese abbiamo dedicato svariate etichette, tra cui la prima versione dell’etichetta MOMA, la linea di vini protagonista dal 2011 di un Art Contest a cadenza quadriennale che coinvolge giovani artisti a livello internazionale.
Letteratura
Ogni sorso una storia, ogni raccolto un racconto. Tra vino e letteratura il legame è stretto e quando il vino colpisce al cuore, anche i grandi autori parlano del vino. Così è accaduto per John Grisham che è stato tanto impressionato dal nostro Liano da citarlo nel suo romanzo The Broker.
