“Questa è la nostra risposta alla domanda di vitigni resistenti, capaci di adattarsi al clima che cambia e alle sfide del futuro. Ne abbiamo piantati diversi ettari, ed altri ne pianteremo, perché ci crediamo fortemente”, racconta, a WineNews, Gianmaria Cesari, alla guida dell’azienda fondata dal padre Umberto. “Siamo felici di essere i primi ad aver imbottigliato Merlese, una cosa che non aveva mai fatto nessuno. Il nostro è un progetto commerciale, è questo che lo rende rilevante, perché gli esperimenti di laboratorio, senza il confronto con il mercato, rimangono dei bellissimi esperimenti. Credo invece che averlo piantato, vinificato, imbottigliato e adesso presentato, sia la cifra di quanto crediamo a questo vitigno: tantissimo. Il mercato è il giudice ultimo, ma a livello gustativo è davvero molto interessante, perché ha il meglio dei due genitori: l’eleganza e la raffinatezza del Sangiovese e il bouquet del Merlot. È un’uva resiliente, quella che ha risposto meglio alle tragedie climatiche degli ultimi anni: primavere siccitose, estati ventose, bombe d’acqua. È un’uva di grande forza, nel bicchiere e a livello agronomico, destinata a diventare molto interessante negli anni a venire”, conclude Gianmaria Cesari.