Radici profonde

Storia
L’eredità di lunghissime generazioni
Il termine terroir si riferisce al territorio ma anche al lavoro degli uomini che su quei terreni hanno coltivato le viti per secoli. Le tecniche di lavorazione sono infatti cresciute nel tempo con l’attenzione costante alle risposte della natura. E questa cultura del fare appartiene essa stessa al terroir. Riprendere le radici di questa straordinaria tradizione è stato il nostro inizio, sviluppare le straordinarie potenzialità dei nostri poderi e delle vigne è il nostro obiettivo.

Origini
Terre da vino, da secoli
Già sei secoli prima di Cristo, gli Etruschi iniziarono a portare in queste zone nuove viti. Ma è nel secondo secolo che l’agronomo, letterato e grammatico romano Varrone definisce il Trebbiano “il vino dei legionari”. La sua fama si era quindi estesa a tutto l’impero.
Più tardi le norme dei Comuni medievali della zona sono ricche di riferimenti sulla produzione dei vini di Emilia e Romagna che spesso arrivano a Venezia per essere esportati.
A metà del Cinquecento, il filosofo e scrittore Andrea Bacci fa osservazioni che valgono ancora oggi: “non mancano di ottimo vino, soprattutto dove le colline si prolungano sino all’Appennino” e dove arriva “complemento dall’aria del mare e dai venti sempre salutari, in conseguenza dei quali le vigne crescono con abbondanza e generosità, vengono curate e sono encomiabili per la giusta gradazione e per la purezza dei vini”.
La lunghissima storia della viticoltura tra Bologna e la Romagna deve però attendere l’inizio degli anni Sessanta per essere portata all’attenzione prima del mercato italiano e poi internazionale.
Il lavoro della Umberto Cesari ha contribuito a dare slancio ai vini emiliano-romagnoli verso nuovi orizzonti, proprio da quel decennio.

Dal 1964
Guardare oltre, fin dall’inizio
Da sempre l’amore per la terra è il nostro ingrediente più prezioso. Alla ricerca della piena espressività del territorio, dosiamo con cura esperienza e tecnologia. Il rispetto dell’ambiente, delle persone e del futuro sono alla base del nostro fare quotidiano.
Umberto Cesari
La storia della Umberto Cesari inizia nel 1964 quando il fondatore, tra i primi a credere nel potenziale di questo terroir e delle varietà regionali, acquista sulle colline di Castel San Pietro Terme i primi 20 ettari. La visione di uomini come Umberto Cesari ha tracciato la via per la nobilitazione della tradizione enologica emiliano-romagnola, mostrando al mondo vini capaci di stupire e di parlare del territorio. La fama del nostro fondatore come ambasciatore del Sangiovese nasce negli anni Ottanta.
È lui che dal primo giorno ha puntato sulla ricerca continua e sulla cura dei dettagli e ha stabilito i principi su cui si fonda l’azienda:
Heritage
per rispettare le radici e la tradizione;
Innovazione
per migliorare la qualità con nuove tecnologie e approcci avanzati;
Sostenibilità
per preservare l’ambiente con pratiche responsabili.


Futuro
La ricerca continua della qualità
È la missione della Umberto Cesari, sempre guidata dai suoi valori fondanti: rispetto della tradizione, salvaguardia dell’ambiente, tutela del territorio e dei vitigni, valore dell’esperienza umana e delle persone supportate dalle tecnologie e dalle tecniche più avanzate sia nel vigneto sia in cantina. Ogni anno, con passione, nuovi investimenti, tenacia, voglia di sperimentare e spirito innovativo cerchiamo di migliorare ulteriormente i nostri standard qualitativi per una ricerca che non finisce mai.

Il gusto del legal thriller
John Grisham e Umberto Cesari
Il piacere di uno straordinario legal thriller sta nell’assaporarlo pagina per pagina e scoprire con pazienza segreti, sorprese, complessità affascinanti.
Il percorso di un lettore attento è molto simile a quello di chi degusta vini che parlano lentamente di territori e uve, del lavoro in vigna e in cantina. John Grisham rimasto affascinato dal nostro Liano, fa bere al protagonista del suo romanzo The Brocker, in un ristorante bolognese, proprio questo vino definendolo fantastico.
